"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

lunedì 8 febbraio 2010

VI Riflessione Trasgressiva

In tutte le discipline, dalle scienze naturali alle scienze umane, vi sono in corso rivoluzioni profonde.
Alcune di queste rivoluzioni hanno un impatto diretto su chi si occupa di strategia e finanza. Un impatto vitale direi.
Facciamo degli esempi. A chi non interessa riuscire a capire quale sarà il futuro di una impresa? Certo interessa a chi ci mette i soldi a chi consiglia chi ci mette i soldi. Bene, esiste una teoria che descrive lo sviluppo di un sistema vivente che può esser utilizzata per prevedere il futuro di una impresa. E’ la teoria dei sistemi auto poietici. Un secondo esempio. A chi non interessa capire la struttura di un settore industriale, di un distretto, quali operazioni di aggregazione sono sensate e possibili? Interessa sempre a chi ci mette i soldi e a chi li consiglia, ma interessa, almeno, anche agli attori sociali (il sindacato) ed alle Istituzioni. Bene, esiste una metodologia per trattare questi sistemi di imprese: le metastrutture. Attraverso lo studio delle metastrutture si capisce la natura profonda degli aggregati di imprese. Ma gli esempi potrebbero essere moltissimi. Rimanendo agganciati a qualcosa di meno “avanzato” possiamo citare la sfida degli “intangibles”. Tutti li dichiarano decisivi, ma nessun business plan ne parla. Ecco me ne viene in mente un altro: il problema del cambiamento. A chi non interessa gestire meglio i processi di cambiamento come quelli che devono fondere insieme due imprese e farne una sola? Bene, esiste una completamente nuova teoria (ed una prassi conseguente) dei processi di cambiamento che riesce ad eliminare completamente le resistenze dell’organizzazione

Bene, illustrata la tesi dopo tutto banale che la ricerca fa progredire la conoscenza rilevante in ogni campo professionale, compresi quelli della finanza e della strategia, facciamo una piccola indagine.

Di quali fonti di aggiornamento di conoscenze di strategia d’impresa dispone un advisor o un consulente di strategia? Quanto tempo dedica all’aggiornamento? Quante risorse investe una istituzione finanziaria o una società di consulenza nella ricerca di nuove conoscenze e metodologie per saper valutare il futuro di una impresa e saperla supportare nel costruire nuovi futuri?

Io credo che il problema fondamentale sia che queste domande sembrano sorprendenti …

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