"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 15 maggio 2012

Finanza e sistemica: bolle finanziarie o bolle di conoscenza?


di
Francesco Zanotti

Si dice che sia la finanza “strana” (derivati) il vero colpevole della crisi finanziaria e, quindi, della crisi globale successiva.
Ora, al di là della osservazione che la crisi della finanza “complicata” è solo una delle manifestazioni di una crisi più complessiva (una vera e propria ecologia di crisi), vorrei provare a capire cosa ha generato la crisi di questa finanza.
Basta conoscere la teoria dei sistemi autopoietici per averne una visione chiara. Non si tratta di regole insufficienti o di mancanza di etica: si tratta di inevitabilità sistemica ...
Se la finanza guarda verso l’esterno (alle sue due stelle polari: il risparmio e i produttori di ricchezza, cioè le imprese), allora il suo operare (le sue operazioni sistemiche: il raccogliere e il prestare) non possono produrre bolle. Il valore prodotto dalla finanza viene dall'esterno della finanza stessa. E’ commisurato al valore prodotto dalle imprese. Cioè di coloro che si considerano (socialmente) i produttori di valore vero.
Se, invece, le operazioni della finanza rimangono all’interno della finanza stessa, allora il “valore” prodotto perde ogni suo riferimento esterno. Le operazioni finanziarie (creazione di derivati ad esempio, scambio degli stessi) che si susseguono producono sempre, inevitabilmente, nuovo valore. Visto dall’esterno del sistema finanziario, però, il fenomeno appare come la creazione di valore fittizio. Prima o poi chi sta fuori e che ha fornito le risorse per avviare questo processo di crescita autoreferenziale dice “vedo”. Cioè: cari finanzieri trasformate questo valore che dite di aver prodotto in moneta spendibile all’esterno del sistema. E qui casca l’asino perché quel valore si squaglia come neve al sole. Non esiste la moneta corrispondente a quel valore.
Se la causa delle bolle è l’autoreferenzialità del sistema finanziario, cioè il fatto che la maggior parte delle operazioni del sistema avvengono al suo interno, allora non c’è regolazione ed etica che tengano. Occorre che le operazioni finanziarie si rivolgano sempre all'esterno.
A meno che … A meno che non si decida di considerare il valore prodotto all’interno della finanza, valore “reale”. E per assegnare questa patente di realtà si batte la moneta corrispondente a questo valore prodotto. Ma nel caso si decidesse (socialmente, non direttivamente) di percorrere questa via: perché battere moneta solo a fronte della produzione di titoli e non anche di fronte alla produzione di conoscenza?
Immaginate: una società che produce continuamente nuova conoscenza e nuova arte. Chi avrebbe il coraggio di parlare di bolle di conoscenza ed arte?

Nessun commento:

Posta un commento