"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

domenica 17 giugno 2012

Spazi di Calabi-Yau, Elinor Ostrom e leggi dell’economia


di
Francesco Zanotti


Un matematico italiano, Eugenio Calabi, nel 1954 in un Congresso ad Amsterdam, presenta quelle che verranno chiamate varietà (o spazi) di Calabi-Yau.
Sono una classe di miriadi di spazi possibili che vengono utilizzati dai fisici (all’interno della teoria delle stringhe) per studiare quali universi siano possibili. Sembra che gli universi possibili siano 10 elevato a 500. Un "uno" seguito da 500 zeri …

Completo la premessa precedente con una citazione: “Non siamo abituati al fatto che l’esistenza di cosmologi sia un fattore significativo nella valutazione delle teorie cosmologiche” (Jonh D. Barrow, Il libro degli universi, pag. 241). Anche in cosmologia (la scienza che studia la cosa più grande che ci sia: l’Universo, riconosce che l’osservatore è chiave …

Arriviamo alla economia. Essa, invece, è fatta di leggi banali piovute dall’alto. Sono, oltre che leggi banali, leggi trappola. Sono le leggi che costruiscono la crisi.
Esistono altre leggi possibili. Rimanendo al suo interno, lo dimostra la proposta di Elinor Ostrom, Premio Nobel per l’economia nel 2009 per i suoi studi sui Commons, commemorata oggi nell’inserto culturale del Sole 24 Ore da Gloria Origgi.

Se usciamo dall’economia e guardiamo ai mille e mille mondi possibili che Eugenio Calabi ha costruito, se accettiamo di diventare veramente protagonisti come anche i cosmologi dichiarano inevitabile, allora davvero possiamo costruire tutte le economie che vogliamo. Perché non si comincia?

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