"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

mercoledì 20 febbraio 2013

La tristezza dell’affaire Finmeccanica


di
Francesco Zanotti


Di Finmeccanica si dicono due cose, mentre si dovrebbe dire molto altro.
Si parla di tangenti e di reti amicali. Se, cosa e a chi Finmeccanica ha pagato “mazzette”. Chi è amico di chi. E’ inutile dettagliare e fare nomi.
Finmeccanica: come se fosse una istituzione da occupare. Finmeccanica, una gerarchia di poltrone da scalare.
Di cosa mi piacerebbe si parlasse?

Della completezza e qualità del Piano industriale, che preferirei chiamare “Progetto d’impresa”. Di cosa non conteneva nel passato. Ad esempio: una strategia di gestione degli stakehloder. La mancanza di questa strategia ha, di fatto, esacerbato il caso Ansaldo. Ma anche molte altre cose. Una precisa definizione delle aree di business. Almeno, senza esagerare nelle novità, usando la metodologia suggerita da Derck Abell nei primi anni Ottanta in un famoso libro (Defining the business) tradotto anche in italiano (per il gossip: da un amico mio dietro mia segnalazione). La definizione del posizionamento strategico (non solo competitivo che, per altro, non è neanche definito nel Piano attuale) di ogni area di business e della sua evoluzione senza la quale le previsioni numeriche sono terni al lotto …

Mi piacerebbe si parlasse anche del patrimonio di conoscenze di strategia d’impresa (della disciplina della strategia d’impresa) del top management e di quali sono le azioni che tendono ad aggiornarlo costantemente.

Credo che, così, la trasparenza diverrebbe norma applicata nei fatti e non retoricamente auspicata. Credo che le reti amicali si allargherebbero a comprendere gli innovatori di pensiero, invece che, solo, i detentori (provvisori, per altro) di qualche fetta di potere.

In nome di un nuovo sviluppo.

Nessun commento:

Posta un commento