"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

lunedì 3 febbraio 2014

161 tavoli di … confusione sterile

di
Francesco Zanotti


La ragione di fondo per cui i 161 tavoli che stanno discutendo altrettanto crisi … ecco diciamolo … non stanno cavando un ragno (imprenditoriale) dal buco è che i suoi protagonisti non stanno usando le conoscenze fondamentali per capire quanto è profondo il buco e come uscirne. Mi riferisco alle conoscenze e alle metodologie di strategia d’impresa.
Non usandole, le “soluzioni” sono sempre e solo l’invenzione di nuove modalità, il più nascoste possibili, da far sì che le imprese vengano mantenute dallo Stato. Invece di essere aiutate a sviluppare nuovi progetti di impresa alti e forti.
Ne abbiamo parlato nella lettera aperta al Ministro Zanonato pubblicata su questo blog
Oggi vorrei dare un’altra vista sulle ragioni della confusione che si genera non utilizzando le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa.
Marco Panara su Affari & Finanza di oggi indica quali a suo avviso sono le cause delle crisi del nostro sistema industriale: 20% i costi, 30% le difficoltà finanziarie, 50% l’incapacità di reggere il confronto competitivo e tecnologico.
Balzano subito all'occhio alcune osservazioni. Le difficoltà finanziare si manifestano in una crisi di liquidità. Ma questa non è una causa aggiunta. E’ una conseguenza. Almeno delle altre due aree di crisi individuate. Detto diversamente: non produci cassa perché hai i costi troppo alti e non reggi il confronto.
Ma anche le due cause citate sono confuse. Si parla di “confronto competitivo e tecnologico”. Ma la tecnologia non è un fattore competitivo? Se vi è un confronto competitivo che non è tecnologico, in cosa consiste? Leggendo l’articolo di intravvede che si tratta di un confronto sui costi. Ma allora i costi non pesano solo per il 20% …

Come le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa suggeriscono di affrontare il problema? Innanzitutto occorre partire da una esatta definizione del business che si vuole affrontare. Non basta dire che vi è una fascia alta e bassa di prodotti. Occorre specificare il valore di almeno cinque variabili: le esigenze che si stanno manifestando relativamente al supporto ai lavori domestici, le diverse tipologie di clienti, l’area geografica dove vivono, le tecnologie di prodotto e la catena del valore. Sono quando si è definito esattamente il business si può definire il posizionamento strategico in quel business. E’ il posizionamento strategico che rivela la capacità di produrre cassa (che significa capacità autonoma di pagare gli stipendi).
Avendo “scoperto” il posizionamento strategico si può immaginare come modificarlo …

Le conoscenze di strategia d’impresa indicano anche la causa fondamentale della perdita della capacità di produrre cassa delle imprese: il degradare della qualità del loro posizionamento strategico.

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