"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 20 marzo 2014

Elettrolux: quale piano?

di
Francesco Zanotti



La richiesta della politica è quella di “fare un piano industriale più adatto ai benefici” chiesti da Elettrolux. Poi come aggiunta, Zaia dice che c’entra in qualche modo anche la ricerca e sviluppo.
Così poste le cose, il futuro è chiarissimo: una negoziazione durissima riuscirà a far sì che l’impresa riesca a campare un po’. La ricerca e sviluppo di cui si parla è generica. Per avere senso si dovrebbe dire quale ricerca e sviluppo e come questa ricerca e sviluppo influirà sulla definizione del business e, quindi, sul posizionamento strategico (che non è il posizionamento competitivo).
Ecco, ma il discorso si fa tecnico …
E come diavolo altrimenti dovrebbe essere?
Esiste un patrimonio di risorse cognitive che è costituito dalle conoscenze e dalle metodologie di strategia d’impresa. Sonio le risorse cognitive che dovrebbero suggerire quali sono i contenuti che dovrebbe avere un piano industriale e come è necessario un Progetto Strategico che definisca il senso del Piano industriale.
Il problema è che nessuno degli attori coinvolti sembra avere la più pallida idea delle conoscenze e delle metodologie di strategia d’impresa.
Come prendere i primi cinque che passano per la strada e chiedere loro di progettare un sistema tecnologico avanzato senza disporre delle conoscenze scientifiche e tecnologiche necessarie. Auguri ai dipendenti dell’Elettrolux.


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