"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

lunedì 17 marzo 2014

M. Porter: la fine di un mito …

di
Francesco Zanotti


In questo blog abbiamo sempre sostenuto che l’analisi competitiva di M. Porter è uno strumento superato. Forse non è mai stato attuale. Abbiamo sostenuto che il concetto stesso di competizione è fuorviante: porta a cercare i costruire un vantaggio competitivo sostenibile che è impossibile.
A supporto delle nostre tesi vi sono praticamente tutti più qualificati esperti di strategia, ma fino ad ora il discorso è rimasto tra specialisti.
Poi ho trovato un articolo di Forbes che parla del fallimento della società di consulenza di Poter. In quello stesso articolo sono riassunte anche le critiche che anche noi abbiano presentato.
Si sostiene tra l’altro che il successo della teoria della strategia competitiva è stato solo frutto di una brillante operazione di Relazioni Pubbliche che ci siamo “bevuti tutti” un po’ ingenuamente.
Ecco il link all'articolo.

La domanda è: quando la pianteremo di usare i linguaggi e gli schemi della competizione per progettare a valutare, tra gli altri, i piani di futuro delle imprese?

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