"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

sabato 1 marzo 2014

Ma cosa deve contenere un Business Plan?

di
Francesco Zanotti



Cosa deve contenere un Business Plan per permettere ad un osservatore esterno di valutare se le risorse affidate all'impresa ne genereranno lo sviluppo e, quindi, conseguentemente e non accidentalmente, permetteranno alla stessa impresa di restituire prestito e remunerarne l‘utilizzo?
Innanzitutto vogliamo dire cosa non può essere. Non può essere la somma di una brochure aziendale e un insieme di fogli Excel che presentano numeri senza spiegare da dove provengono.
Il Business Plan deve concludersi con una previsione degli andamenti patrimoniali, economici e finanziari dell’impresa e devono essere giustificati dalla descrizione strategica che li precede.

Abbiamo, allora, costruito un modello di Business Plan di riferimento attraverso un progetto di ricerca che, innanzitutto, è andato a esplorare le conoscenze e le metodologie più avanzate, a livello internazionale, di quella area di conoscenza (oggi trascurata) che è la strategia d’impresa. E, poi, le ha integrate con gli strumenti di pensiero e di riflessione che nascono dalle scienze naturali ed umane e da quella area di conoscenza “trasversale” alle varie discipline che è la sistemica.

In brevissima sintesi, i risultati della nostra ricerca, cioè i contenuti fondamentali di un Business Plan ideale che possa permettere di arrivare a prevedere la capacità di produrre cassa a seguito dell’evento “Emissione di un Minibond”, sono i seguenti.
Innanzitutto, serve che la Società descriva il “mestiere” che fa. Più tecnicamente, descriva su quali e quante unità di business opera.
Una precisa descrizione delle unità di business permette di descrivere non burocraticamente (ad esempio attraverso la classificazione dei codici ATECO) l’industry specifica di ognuna delle unità di business.

Per ogni unità di business occorre definire l’attrattività dell’industry (quante sono le risorse potenzialmente generabili in quell’industry) e il posizionamento competitivo dell’impresa nella stessa industry che “misura” quante di quelle risorse andranno alla impresa autrice del Business Plan o, invece, ai concorrenti.

L’intreccio di attrattività e di posizionamento competitivo costituisce il posizionamento strategico attuale. E’ il posizionamento strategico che rivela l’attuale (per qualche mese nel futuro) capacità di generare fatturato, margini e cassa, a livello di singola unità di business.

Il futuro di riferimento non deve essere quello di pochi mesi, ma deve essere quello della durata del Minibond. Allora occorre che la Società descriva come evolverà, in quel lasso di tempo, il posizionamento strategico delle unità di business dove è impegnata. E’ l’evoluzione del posizionamento strategico che rivela come evolverà la capacità di generare fatturato, margini e cassa delle diverse unità di business.

Poiché l'evoluzione del posizionamento strategico non va subita, ma va costruita, è necessario esplicitare il Piano d’Azione attraverso il quale costruire il posizionamento strategico desiderato.

Disponendo delle previsioni di andamento di fatturato, margini e cassa a livello di singola unità di business, è possibile costruire una previsione a livello di Società, come portafoglio di business.

La Società emittente non vive nel vuoto. E’ immersa in un macro ambiente che deve dimostrare di conoscere, almeno nelle dimensioni che hanno a che fare con i “mestieri” (le unità di business) in cui è impegnata. Il racconto di come l’emittente vede il macro ambiente che la circonda è la vision. 
Se la sua vision è limitata, lo è altrettanto la sua capacità di vedere sia le potenzialità di futuro che i rischi nascenti (che sono spesso potenzialità di futuro non governate). E, conseguentemente, è a rischio la possibilità che il Business Plan si realizzi.

A completamente della vision, occorre esplicitare la mission. Che è la sintesi del significato delle diverse unità di business nell'ambiente descritto dalla vision. Possiamo dire che la vision è una “misura” dell’intensità dell’impegno verso un nuovo sviluppo dell’impresa.


Nessun commento:

Posta un commento