"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 24 giugno 2014

Un dibattito importante sullo sviluppo (dal basso) del nostro Paese

di
Luciano Martinoli
e
Francesco Zanotti

Giovedì 19 giugno Milano Finanza e CSE Crescendo hanno organizzato una tavola rotonda a porte chiuse sul tema dei minibond.
Il resoconto della tavola rotonda è stato pubblicato su Milano Finanza di Sabato 21 Giugno a firma di Stefania Peveraro che ha guidato la tavola rotonda.

All'evento hanno partecipato: Dott. Pacifici della segreteria tecnica del ministero dello sviluppo economico, Dott. Piazzetta Vice Direttore Generale della Banca Popolare di Vicenza, Dott. Guerrieri responsabile Area Commerciale di PensPlan Invest sgr, Stefano De Capitani Presidente Amag (Multiutility di Alessandria), Dott. Alfonso Amministratore delegato di Cerved Rating.

Vogliamo continuare il dibattito iniziato per affrontare un tema che siamo riusciti solo a evidenziare, ma non certo ad affrontare profondamente.
Questo invito è rivolto ai partecipanti su menzionati ma ovviamente è esteso anche a tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo del nostro paese e vedono in questo strumento una modalità per realizzarlo.
Il tema è il seguente.

A parole tutti sostengono che il fattore Critico di Successo dello strumento minibond è costituito dal fatto che le imprese emittenti si sappiano dotare di un Business Plan alto e forte, ma si rischia che questa rimanga un’affermazione retorica.

Come si fa a passare dalle parole ai fatti?

Innanzitutto bisogna saper valutare la qualità di un Business Plan. E forse su questa affermazione tutti sono d’accordo.
Ma, prima, occorre anche saper fare un’altra cosa che tutti veramente dimenticano: occorre supportare gli imprenditori nello sviluppare Business Plan alti e forti.

Allora, riassumendo, in ordine temporale, perché l’emissione di un minibond sia un successo, perché gli sforzi del legislatore raggiungano gli obiettivi che si era prefissato, perché i minibond siano veramente uno strumento di sviluppo del nostro sistema Paese occorre saper fare due cose:
saper guidare gli imprenditori a sviluppare Business Plan alti e forti.
saper valutare questi Business Plan.

La domanda è: ma chi è in grado di fare queste due cose?

La risposta alla prima domanda non esiste. Meglio è implicitamente pilatesca: tocca agli imprenditori.

La risposta alla seconda domanda è: ci pensano i miei "analisti".
Ma questi analisti di che conoscenze e metodologie si avvalgono? Quale è la qualità di queste conoscenze e metodologie? Sono sufficienti?

La nostra tesi che invitiamo a dibattere è la seguente. 

Le conoscenze e le metodologie chiavi  per riuscire a supportare gli imprenditori nello sviluppare Business Plan alti e forti e saperli, poi, valutare, sono le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa. Ed è necessario utilizzare le migliori conoscenze e metodologie a livello internazionale.

Purtroppo oggi queste conoscenze e metodologie sono pressoché sconosciute.
La vera e decisiva azione perché i minibond diventino veramente uno strumento di sviluppo del nostro sistema economico è, allora, che queste conoscenze e metodologie siano diffuse sia tra gli imprenditori che tra tutti coloro che, a diverso titolo, hanno un ruolo nel processo di emissione dei minibond.

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