"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

sabato 12 luglio 2014

Dopo Indesit: le vie per un nuovo miracolo economico!

di
Francesco Zanotti


Non voglio commentare la vicenda Indesit. Voglio provare ad esplorare le radici del miracolo economico italiano per capire come si possa ripetere quello straordinario movimento di popolo. Perché, detto tra di noi, non abbiamo altro modo per tornare a costruire sviluppo che ripetere un altro miracolo economico e sociale.
Alla radice vi erano una visione del mondo a mobilitare ed una antropologia ad ispirare.

La visione del mondo era “costruttivista”: le imprese costruiscono mercati e società che prima non c’erano. Inventano il futuro, non si adattano ad un futuro predeterminato non si sa neanche bene da chi. Mi si dirà che allora uscivamo da una guerra che aveva distrutto tutto: costruire era l’unica opzione possibile. Rispondo in due modi. La prima risposta è che, in ogni caso, anche se costretti abbiamo costruito una nuova economia ed una nuova società, non abbiamo rifatto l’economia e la società di prima. La seconda è: ma ci vuole davvero un’altra guerra per far capire che la società e l’economia che abbiamo costruito allora ha esaurito il suo ciclo vitale? Ricordate cosa diceva Einstein “Io non so come si combatterà la terza guerra mondiale, ma so come si combatterà la quarta: con le clave!”.

L’antropologia era quella dell’uomo americano, apparentemente soddisfatto nella abbondanza delle cose.

Con queste due risorse siamo partiti a costruire une declinazione tutta italiana della economia e della società americana.

Come dicevo, ora tutto questo ha esaurito la sua spinta vitale. La società del benessere delle cose (e di quelle cose) non può essere la società mondiale futura.
Per costruirne un’altra, dobbiamo ritornare a credere nella capacità di costruire nuovi mondi vitali e dobbiamo immaginare quale nuova antropologia perseguire.
Vi sono tutti i Segnali per riuscirci.

Visione del mondo ed antropologia, allora, sono le variabili su cui agire. Non riforme e competitività.


1 commento:

  1. Non è che serve un 'altra guerra siamo in guerra !!!! E questa ha spazzato via l'idea di sviluppo economico costante nato dopo la seconda Guerra Mondiale. La perdita di occupati è da confrontarsi (metafora) con coloro che combattendo o subendo i combattimenti non furono più parte del mondo attivo. Condivido che potremmo ripartire solo se l'uomo rimetterà in moto la sua vitalità creativa in tutte le sue azioni dalla famiglia al lavoro. Nelle epoche passate guerre e pestilenze cagionavano periodi bui ma l'umanità ha saputo sempre risollevarsi ed il motivo è insito nel nostro genoma e si chiama istinto di sopravvivenza (speriamo non servano le clave ma solo buone idee)

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