"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

venerdì 19 settembre 2014

Servirebbe una “quality review” sulle conoscenze e le metodologie di strategia d'impresa

di
Francesco Zanotti


Le banche europee, nel loro insieme, hanno chiesto alla BCE meno soldi di quanto ci si aspettasse. E’ questa una occasione per riproporre il tema della crescita e dello sviluppo.
Noi insistiamo nel proporre la nostra tesi. La crescita non dipende dalla liquidità disponibile, non dipende dalle riforme, non dipende neanche dalla fiducia. Anche il chiedere maggiori investimenti è ingenuo. Da ultimo: è cadere in un circolo vizioso chiedere che prima ci sia la ripresa, quindi, la fiducia e, quindi, gli investimenti. Chi caspita dovrebbe genera la ripresa se non le imprese?

La mancata crescita è, invece, dovuta ad una carenza di risorse cognitive. La soluzione è nel fornire a banche ed imprese le risorse cognitive mancanti.

Mi spiego: prendete una impresa il cui prodotto è irrimediabilmente fuori mercato.
Parentesi: ma come si fa a capire che il problema di una impresa è strutturale e non contingente?
Ma lasciamo la domanda sullo sfondo.
Bene, questa impresa userà la liquidità che gli si concede per sopravvivere. Che caspita di investimenti volete che faccia? Quelli che possono riportarla nel mercato? Troppo spesso, sempre più spesso, può rinnovare tutti i macchinari che vuole, usare tutte le tecnologie che sono disponibili, ma se il, suo prodotto sta perdendo sempre più velocemente di senso esistenziale e di funzionalità non c’è niente da fare. Da ultimo: come fate a chiedergli di avere fiducia e a colpevolizzarla se non ce ha?
Riprendiamo la domanda lasciata sullo sfondo. Si può capire se una impresa sta vivendo una crisi strategico-strutturale irreversibile non certo leggendo i bilanci, men che meno grazie a considerazione macroeconomiche. Servono, ecco che concretizziamo il tema delle risorse cognitive, le conoscenze e metodologie di strategia d’impresa che sono pressoché completamente sconosciute a banche e imprese.

Prendiamo, ora, un imprenditore (toh siamo arrivati alle persone e non ad impersonali imprese) che abbia un grande sogno nel cassetto. E’ inutile che gli diciate di avere più fiducia. Non solo ha fiducia, ma ha voglia di costruire un nuovo mondo. Cercherà in tutti i modi le risorse finanziarie per realizzarlo. Non chiedetegli coraggio, andate ad imparare da lui cosa significa coraggio costruttivo.
Se volete costruire veramente sviluppo, care banche, non lasciatelo solo. Fornitegli tutte le risorse cognitive (le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa) che servono a concretizzare il suo sogno in un progetto strategico dettagliato e comunicabile, sia all'interno della sua organizzazione che all'esterno: banche, clienti etc..
Se cominciate a distribuire conoscenze e metodologie di strategia d’impresa, stimolerete anche imprenditori meno audaci e meno visionari a costruire nuovi piani di sviluppo.

E, prima, care banche investite voi nel dotarvi di queste risorse cognitive. Per poterle distribuire agli imprenditori. Per poi poterle usare voi stesse per capire se davvero i progetti di sviluppo siano “alti e forti”.
Care banche, non limitatevi a dire che volete finanziare investimenti. Arrivate a dire che finanziate progetti che rendano ragione degli investimenti. In questo modo arriverete a convincervi che la crisi sarà risolta solo da una nuova progettualità strategica e dal finanziare progettualità strategica. E per stimolare e valutare progettualità strategica sarà necessario usare risorse cognitive di cui oggi non disponete.
Concludendo, cara EBA, attiva subito una Quality Review delle risorse cognitive di cui dispongono le banche …


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