"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

domenica 21 dicembre 2014

ILVA: lo sapevamo … E senza Progetto Strategico

di
Francesco Zanotti


“Nuova ILVA con i fondi di Cdp”, titola oggi il Corriere nelle pagine dell’economia.
E’ da anni che tutti si fanno una domanda: chi compra? E’ da anni che tutti, in silenzio, sanno qual è la risposta inevitabile: pagheremo noi cittadini. Pagheremo i debiti dell’ILVA perché qualcuno poi possa comprare gli asset significativi.
Il problema è che questa operazione, pudicamente definita “ponte” verso la cessione ai privati, viene fatta senza uno straccio di Progetto Strategico. L’ipotesi è che una azienda che produce acciaio sia un istituzione destinata a non cambiare nei secoli. Quindi un Progetto Strategico è inutile. Servono solo progetti operativi per mettere in condizioni questa istituzione di funzionare bene.
Si tratta di una ipotesi sostanzialmente stupida che genera solo costi crescenti per la collettività. Infatti, si cerca di evitare fino all'ultimo di far intervenire lo Stato, lasciando deteriorare la situazione industriale, occupazione, sociale e ambientale. Così quando si deciderà, per forza di grane, sarà un decisione al ribasso (come risultato) e al rialzo come costi.
Un Progetto Strategico sarebbe stata la prima cosa che avrebbe dovuto fare Gnudi, ma se ne è ben guardato. Sposando la perdente ideologia che, prima si sistemano i guai, poi si pensa al futuro. Mentre cercare di occuparsi dei guai senza un Progetto di Futuro, è proprio quella strategia che peggiora i guai. Come correre a tappare i buchi che si aprono in una diga, non riuscendoci, ovviamente, e rimanendo poi travolti (economicamente, noi cittadini) dal crollo complessivo della diga.

Doverosamente, ho scritto tutte queste cose a Gnudi con cui ho avuto modo di lavorare, sia pur brevemente, nel passato. Ma, come tutti immagineranno, non ho ricevuto risposta. 

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