"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 29 gennaio 2015

Imprenditore: faber suae quisque fortunae

di
Francesco Zanotti


Confrontiamo qualche titolo e dato.

Ieri il Sole 24 Ore
Il primo “Apple, utile record e primato vi vendite per gli iPhone”.
Cioè: c'è chi fa un sacco di soldi.

Ma in che contesto?
Leggiamo altri titoli.
Grecia:” Non possiamo pagare tutti i debiti. Tensione con la UE. E la borsa crolla (-3.7%).
Russia, rating spazzatura, capitali in fuga: è tempesta perfetta?
Conclusione: c’è chi fa soldi anche in un contesto negativo. La capacità progettuale e realizzativa se ne frega del contesto. Ed alla lunga crea un contesto positivo, come è accaduto anche a casa nostra ai tempi del miracolo economico italiano.

E in Italia che si pensa? Che si fa?
Si gioca sulla propria capacità progettuale e realizzativa?
Leggiamo un titolo e un articolo.
Il titolo, sempre dal Sole 24 Ore: “Confindustria: ripresa più forte del previsto grazie a cambi, Qe e petrolio”.
L’articolo, quello del Sole su FCA.
Il titolo (pag. 25): FCA chiude il 2014 in crescita. Ma guardando all'interno … I fattori positivi sono dichiarati essere, dalla stessa FCA: il dollaro forte che secondo il CFF di FCA gonfierà i ricavi di 5 miliardi e l’EBIT di 200 milioni.
Fattori negativi: i costi dei richiami di vetture negli USA … ovviamente perché costruite male.

Domanda finale: noi italiani siamo come quelli del miracolo economico che costruivano la loro fortuna? O questa capacità convinzione si è spostata altrove, proprio là dove si fanno soldi? E noi siamo in balia di un contesto che costruiscono altri?
Ai posteri l’ardua sentenza … Forse, però, è meglio che la risposta ce la diamo noi subito e torniamo a giocare su capacità progettuale e realizzativa. Già lo diceva, forse, Sallustio: homo est faber suae quisque fortunae.


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