"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

domenica 18 gennaio 2015

Si perde valore, ma si conserva proprietà e caste …

di
Francesco Zanotti


Il valore è sempre quello delle società dell’Indice FTSE MIB di Borsa Italiana.
Il messaggio dell’ultimo post era sulla necessità di aumentare le risorse cognitive nelle disponibilità dei manager perché possano generare Progetti di Sviluppo alti e forti come strumento per ricostruire il valore delle imprese.
Insisto e specifico, anche con un po’ di colore.
Guardate ai Business Plan delle imprese del FTSE MIB ed il Rating (giudizio) che ne abbiamo dato l’anno scorso. Non troverete Progetti di Sviluppo alti e forti. Troverete solo competenti e sensati budget fatti da strutture altamente professionali che cercano di far funzionare meglio il presente.
Il problema è che non si fa nulla per arrivare a generare Progetti di Sviluppo alti e forti (esplicitati in Business Plan).
Anzi, si ragiona sempre nell’ottica della conservazione di proprietà e caste manageriali.

Conservazione di proprietà.
Lo testimonia l’appello di oggi sul Sole24Ore sul “voto doppio e il quorum qualificato” proposto in prima pagina. Un dibattito sulla proprietà delle imprese che dimentica un piccolo dettaglio: stiamo andando verso la proprietà del nulla, come testimonia la perdita di valore di MPS. Poi … che importanza volete che abbia il cercare di rendere contendibile, di proteggere i diritti delle minoranze, di “decidere chi può decidere” rispetto a qualcosa che  non vale più nulla?

Arriviamo al “colore”, ma che, poi, è racconto di una cultura profonda.
Sul Corriere si riferisce di un telefonata (intercettata) di Scaroni a Ghizzoni. L’oggetto è Bernini (ex CFO di ENI) che ha dato le dimissioni per via delle tangenti SAIPEM. Tangenti che Scaroni ammette in un’altra telefonata a Passera, tra l’altro.
Quale è l’oggetto della telefonata di Scaroni a Ghizzoni? Trovare un posto degno a Bernini. Ora, al di là delle ragioni (ovviamente interessate per non farsi nemico Bernini, ma che non tocca a noi esplorare, ma alla Magistratura) per le quali Scaroni è così sollecito nei confronti di Bernini, la telefonata (vi suggerisco di leggere quanto riporta il Corriere di oggi a pag. 25) nasconde quel sottile piacere dell’onnipotenza, dell’appartenenza ad una casta che si chiama per nome, che tutto può e che passa il tempo a confermarsi casta.
Esercitare onnipotenza e appartenenza ad una casta rendono quasi impossibile pensare  queste persone trovino il  tempo di studiare (sì, di studiare) per acquisire quelle risorse cognitive che non hanno e che sono indispensabili per generare progetti di Sviluppo alti e forti che sono l’unica azione capace di ricostruire il valore delle imprese.

Ci pensino gli azionisti. E se vogliono una ulteriore conferma della distanza degli attuali Business Plan dall'essere progetti di sviluppo alti e forti, leggano il nostro Quarto Rapporto sui Rating del Business Plan degli indici FTSE MIB e Star di Borsa Italiana.

Nessun commento:

Posta un commento