"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

domenica 9 agosto 2015

Bene o male l’economia globale ad oggi, 9 agosto?

di
Francesco Zanotti


Se leggete la pag. 4 del Sole 24O re di oggi, la risposta è: le cose vanno male. Soprattutto vanno male i Paesi emergenti che, però, sono un po’ la speranza di tutti. Dove andranno le esportazioni se questi Paesi non importeranno più? La metafora di sintesi dell’andar male potrebbe essere quella proposta da Roberto Da Rin: l’inquinatissima baia di Guanabara dove si terranno le gare acquatiche delle Olimpiadi 2016. La incerta (per non dire nulla speranza) che le cose possa volgere al bello è la conclusione dell’articolo di Paolo Sorrentino “… non sembra che le attuali ricette (politico-economiche) disponibili siano in grado di curare il malessere".
Se leggiamo la pagina precedente, dove si analizza il monte utili delle Società degli indici FTSE Mib sembra che le cose vadano a gonfie vele.
Contraddizione? No!
Innanzitutto non tutte questa società vanno bene. Il caso peggiore è Saipem che perde nel 2014 920 milioni. (E’ un caso che ci abbiano detto con orgoglio che loro non espongono un Business Plan?). Poi se guardiamo le ragioni che spingono quelle che vanno bene, si trova una nicchia di Società industriali che producono beni di consumo che vanno bene perché sono nicchie di eccellenza. Ma non è con queste imprese che si sviluppano occupazione e redditi.
Un significativo segnale per capire come vanno le cose è quello delle banche che hanno migliorato tutte insieme. Questo significa che i loro ricavi non dipendono da strategia “proattive” (altrimenti i risultati non sarebbero omogenei), ma da contingenze favorevoli. Ad esempio: poche svalutazioni dei crediti. Se fossero necessarie altre svalutazioni i conti tornerebbero a soffrire. Ma saranno necessarie altre svalutazioni? Dipende da come andrà il sistema delle imprese a cui hanno affidato i soldi. Questo sistema non potrà certo andare bene in una economia mondiale come quella descritta nella pagina dopo dello stesso giornale.
Quello delle banche è un segnale significativo perché è generalizzabile, se guardate ai Business Plan delle società dell’Indice FTSE Mib, vedrete che sono conservativo-difensivi. Cioè affermano esplicitamente che i risultati dipendono da fattori esterni alle imprese. Dipendono dalle contingenze dell’economia che nella pagina successiva è vista molto male.
La mia conclusione? Generalizzo quella di Sorrentino: abbiamo una economia ed una società che stanno perdendo di senso. Possiamo ricostruire sviluppo solo con una progettualità alta e forte che immagini una nuova economia ed una nuova società.


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