"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 8 marzo 2016

Dare soldi alle imprese solo in cambio di …

di
Francesco Zanotti

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… Progetti Strategici alti e forti.
Oggi tutti pensano che basti dare soldi alle imprese e il problema della crisi sarà risolto.
E’ una illusione!
Per convincersene basta chiedere: ma cosa se ne fanno dei soldi le imprese?
A questa domanda vi sono risposte rinunciatarie: vanno a pagare le tasse e gli stipendi. Me se è così, allora occorrerà continuamente dare soldi alle imprese perché tasse e stipendi vanno pagati regolarmente. Questa risposta riconosce, sia pure implicitamente, che le imprese non sanno fare da sole e vanno mantenute.
Vi sono anche risposte apparentemente “virili”: servono ad investire. Ma la virilità si squaglia come neve al sole quando ci si chiede: investire in cosa? Perché le risposte più comuni sono: investire in macchinari o in delocalizzazioni o nell’apertura di nuovi mercati.
E cosa vi è di poco virile? Che si parte dell’ipotesi che le imprese devono continuare a proporre le “cose” che hanno proposto nel passato. Producendole a meno, cercando di andare a produre dove i fattori di costo sono inferiori, cercare nuovi mercati che ritengono ancora interessanti i prodotti e servizi che da noi non lo sono più. Si tratta di investimenti che badano a far sopravvivere il passato. Niente di imprenditorialmente virile.
Ed allora? L’ho scritto all’inizio e ora specifico. E’ necessario che le imprese si dotino di progetti di sviluppo alti e forti che riguardino radicalmente nuovi prodotti e servizi capaci di essere ologrammi di una nuova società che non vada più in rotta di collisione con l’Uomo e con la Natura.
Non si dia un soldo agli imprenditori o ai manager che non sono in grado di generare Progetti Strategici alti e forti.
Attenzione, che non si pensi che questo discorso vale solo per le PMI. Tutto il contrario: esso vale prima e soprattutto per le grandi imprese. E tra queste prioritariamente per le imprese sistemiche (banche ed utilities) che in questi anni sono stati campioni di conservazione. E questo è economicamente e socialmente distruttivo.



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