"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 4 agosto 2016

Il Business Plan è l’unico riferimento utile per gli investitori a lungo termine

di
Francesco Zanotti

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Il ragionamento nella sostanza è banale.  Gli investitori a lungo termine devono capire come andrà la redditività a lungo termine delle imprese in cui investono. Ovviamente questo trend non lo si legge nel bilancio perché parla della redditività passata. Ed essa in un mondo in veloce cambiamento non è in alcun modo garanzia della redditività futura.
Come andrà la redditività futura lo si legge nei Business Plan che, sostanzialmente, dicono cosa le imprese faranno per generare questa redditività. Parlano non di previsione, ma di impegno. Certo tutto questo non lo si legge nei Business Plan attuali che sono poco più che budget di continuità. Ed è possibile valutare se l’impegno è adatto a produrre risultati.
Se il ragionamento è banale, la sua applicazione è di molto complicata. Perché né le imprese né gli analisti hanno delle risorse cognitive necessarie per scrivere Business Plan che parlino in modo esplicito di cosa si vuole fare per costruire redditività, né per valutare la credibilità di questo impegno.
Mi riferisco alle conoscenze ed alle metodologie di strategia d’impresa che sono pressoché sconosciute a imprese ed analisti.

Nel mese di ottobre cercheremo di dare il nostro contributo assegnando un rating non alle imprese, ma ai loro Business Plan come contributo a un fecondo dialogo a lungo termine tra imprese e investitori. Cosa accade al trading a breve termine (un trading ossessivo) non ci interessa e non dovrebbe interessare a nessun investitore. Soprattutto a nessun risparmiatore con la testa sulle spalle.

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