"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

mercoledì 29 marzo 2017

Una difesa “irragionevole” degli ulivi

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per no tap

Ieri vi è stata una “rivolta” popolare contro l’estirpazione di qualche decina di ulivi per permettere la realizzazione del gasdotto TAP, anche se esso aveva ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie.
La stampa e i commentatori mainstream hanno bollato come irragionevoli le proteste. Ma è veramente così? No! Il problema è che non puoi pretendere di essere considerato amico quando cerchi di rimanere estraneo …

Non accade mai che tra due litiganti ve ne sia uno che ha completamente ragione e l’altro completamente torto. Il segreto per superare i conflitti è mettere insieme le ragioni …

Iniziamo ad esaminare i torti dei più “forti”, del pensiero mainstream. E’ un buon punto di partenza …
Il fondamento del pensiero “mainstream” è la convinzione che i loro progetti infrastrutturali (come nel caso del TAP) sono socialmente ed economicamente indispensabili e tecnicamente i migliori possibili.
Tenendo presente questo fondamento, il loro primo torto è di non capire le ragioni del conflitto. Infatti, tutti parlano del fenomeno Nimby (Not In My Backyard): fate pure l’opera di pubblica utilità che vi pare, ma non a casa mia. Tutti parlano, insomma, sostengono che alla radice di ogni opposizione a nuove infrastrutture vi è un egoismo primitivo che, come tale, non ha legittimazione etica. Poi c’è chi vi aggiunge il peso dell’ideologia: chi si oppone lo fa in base ad ideologie irragionevoli di tipo “passatista”, anarchico o contro l’impresa. Una sorta di opposizione al progresso della società industriale. Infine, tutti si richiamano alla “legalità”. Il TAP ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, quindi non può essere fermato dai pochi che, per di più, hanno completamente torto visto che sono egoisti e ideologici. Se queste “ragioni” fossero assolute, la soluzione sarebbe solo l’uso della forza pubblica per mettere a tacere gli oppositori.

In realtà queste ragioni sono tutt’altro che assolute. Innanzitutto, le ragioni dell’opposizione non hanno nulla a che vedere con il fenomeno Nimby. Sono solo la conseguenza del fatto che i desideri di autorealizzazione stanno crescendo nelle persone e nei gruppi sociali mentre la nostra società non offre occasioni di autorealizzazione positive e, quindi, costringe ad autorealizzazioni conflittuali. Attraverso un opporsi che, proprio perché può essere solo opporsi, finisce con il prescindere dai contenuti. 
Detto diversamente: l’opporsi come forma di autorealizzazione zittisce la ragionevolezza.
Accanto a questo, occorre ricordare che non è così certo che i progetti infrastrutturali siano socialmente ed economicamente indispensabili. Lo dimostra il fatto che manca il loro riferimento fondamentali: progetti di sviluppo del territorio o del sistema paese a cui finalizzarli. Rischia che si sviluppano infrastrutture che sono funzionali al Progetto Paese inconscio di coloro che le progettano. Tecnicamente, poi, è noto che non si può parlare di ottimo assoluto. E’ ottimo da un certo punto di vista, ma non da altri.

Ovviamente con questo non voglio dire che “hanno del tutto ragione” gli oppositori. Anzi proprio la modalità attraverso la quale si formano le obiezioni, le costringe a diventare ideologie.
Quindi?
Quindi ritengo che la soluzione non possa che consistere in una alleanza progettuale tra i propositori di progetti infrastrutturali e il sociale.
Insieme possono sviluppare il contesto di riferimento (i progetti di sviluppo del territorio o del Sistema Paese) e il sistema infrastrutturale più adatto a quel contesto di riferimento.
In questo modo il sociale trova una modalità di autorealizzazione costruttiva perché ne viene riconosciuto il ruolo fondamentale. I propositori di infrastrutture possono vedersi valorizzare il loro ruolo e le loro competenze.
Come dicevo all’inizio, il segreto per superare i conflitti è mettere insieme le ragioni. Detto diversamente, non puoi pensare di essere considerato amico se ti presenti come estraneo.


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