"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 6 aprile 2017

Banche: ma allora è possibile aumentare l’occupazione. Il caso Credem

di
Francesco Zanotti

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Pensavamo di essere folli. Eppure l’idea era semplice: per aumentare l’occupazione serve innovazione non banale. Ci sembrava di essere tanto più folli quanto più l’idea ci sembrava semplice e nessuno ci ascoltava. Poi abbiamo scoperto che, invece, è proprio corretta. E vorremmo che chi sta buttando miliardi nel sistema bancario se ne accorga. Perché davvero un altro sviluppo non solo è possibile, ma è già stato avviato.

Ancora fino a ieri, mentre scrivevo dello scandalo strategico delle banche venete, da un lato, mi sembrava evidente che solo una innovazione profonda genera nuove occupazione. E, viceversa, se non si genera nuova occupazione, significa che al massimo si fa innovazione banale. Dall’altro, però, in me si insinuava il dubbio: a noi sembra evidente tutto questo, ma solo a noi?
E poi ho aperto l’inserto innovazione del Corriere della Sera di oggi. Mi sono imbattuto nell’articolo dove si parla della visione di Accenture del mondo in “5G”. E ho trovato la notizia: il Credem ha investito negli ultimi tre anni 40 milioni in innovazione assumendo 600 persone con una crescita del 6,25 del personale.
Allora non siamo folli. Sono folli tutti gli altri che stanno progettando di buttare miliardate in un sistema bancario che ha come unico “driver” di sviluppo la riduzione del personale. Ragazzi, cioè lettori, se ci sta a cuore lo sviluppo di questo Paese non possiamo accettare che si buttino miliardate per creare disoccupazione!


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