"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

domenica 16 aprile 2017

Resurrezione anche cognitiva per una nuova industry 4.0

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per industry 4.0

Non considerate stupidotto questo accostamento. Anche nella della conoscenza è necessaria una resurrezione. Oggi stiamo sopraffatti da tanta “fake Knowledge” che la necessità di una resurrezione diventa sempre più rilevante. Uno degli episodi di questa resurrezione è il superare le idee sballate sul digitale …

L’idea mi è venuta stamattina leggendo un articolo sulla Domenica del Sole24ore. Parla di sfide per i supercomputer. Riporto una frase che è una delle migliori sintesi di luoghi comuni sbagliati. Sono i luoghi comuni che purtroppo stanno alla base di presunte rivoluzioni come l’Industry 4.0 e che se non vengono estirpati, porteranno al fallimento di questa idea.
Ecco la frase
“ … il futuro del supercalcolo basato su di un fisica completamente differente da quella usata da Turing per immaginare l’architettura alla base della nostra idea di computer”.
Cominciano … Innanzitutto, il modello della macchina di Turing è “fisica free”. Si può costruire anche una macchina di Turing fatta di essere umani: basta che accettino di funzionare come interruttori.
La meccanica quantistica viene già oggi usata in tutte quelle machine di Turing che sono costruite con transistor a semiconduttori. Cioè in tutti i computer costruiti e venduti negli ultimi 50 anni. Nei computer quantistici vengono usati altri fenomeni quantistici, ma sempre finalizzati a realizzare macchine di Turing. Si aumenta la velocità di calcolo, non il tipo di calcolo.
Da ultimo, Turing non ha sviluppato l’architettura dei computer attuali: è stato John Von Neumann e l’ha presentata in una delle famose “Macy Conferences”.

Allora l’industry 4.0 … Se non si ha una idea esatta di cosa sia un computer digitale (cosa può fare e cosa non può fare) si rischia di usarlo per tentare il compito impossibile, sognato da Taylor, di immaginare il futuro dell’industria come un tentativo di costruire macchine produttive “people free”.  Taylor cercava di proceduralizzare tutto per suoi problemi psicologici di fondo. Non cerchiamo di fondare il futuro dell’industria su problemi cognitivi di fondo

Nessun commento:

Posta un commento